Tra il 2015 e il 2016 è esploso letteralmente il trend delle tinte labbra. Le Abbiamo viste ovunque, qualsiasi texture, finish , durata e soprattutto ogni brand le ha inserite nelle loro collezioni permanenti data la richiesta di massa. Ma perchè il fenomeno tinte labbra è esploso? Dov'è nato? Ovviamente dal web, come forse qualsiasi altro trend popolare negli ultimi anni, ovviamente negli Stati Uniti. Quando questo fenomeno è nato erano presenti pochi marchi che vendevano le tinte; qualche esempio: Colour Pop, Jeffree Star e Nyx. Ma parliamo del profotto in se: si parla di rossetti liquidi essenzialmente, con la differenza che le tinte dovrebbero essere super Long Lasting e opache, quasi vellutate. Il problema che questi fattori creano è l'effetto labbra distrutt... volevo dire screpolate che diciamoci la verità, è veramente orribile. Il mio consiglio è di non utilizzarle giornalmente se non volete ritrovarvi con dei solchi sulla bocca una settimana dopo e di fare magari un bello scrub prima dell'applicazione; ricordate anche di idratare le labbra giornalmente con dei buoni balsami labbra. In realtà anche a me piace molto il prodotto in se, anche perché quasi solo la categoria tinte ha colori pazzi e fantastici ( blu, grigi, neri, verdi ecc.) e da il vantaggio di poter usare nuances audaci senza doversi preoccupare di trovarli sparsi fino alla fronte cinque minuti dopo. Ecco qualche esempio tinte per me valide: Vi lascio anche una piccola gallery con alcune celebrity e web influencer che indossano delle tinte labbra e indovinate un po' chi è sempre presente come il prezzemolo? Dai che lo sapete :)
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Ciao a tutti, questo è il mio primo post sul blog ufficiale a seguito del preambolo fatto qualche giorno fa ( che tra l'altro ho visto esservi piaciuto molto, quindi vi ringrazio) :) Oggi vi parlerò dell'arte del contouring: un mito, quasi idealizzato dal web come quella tecnica che può far sembrare Angelina Jolie anche la zia Pina. Ma partiamo dalle basi, questo meraviglioso contouring è sempre esistito, non l'ha inventato Kim Kardashian, infatti si tratta "banalmente" di un gioco di luci ed ombre, che come nel disegno, creano profondità e volumi. Negli ultimi due-tre anni, con l'avvento della dinastia Kardashian, questa tecnica si è palesata ai più e i tutorial sul web si sono diffusi a macchia d'olio facendoci credere che utilizzare mezzo Kilo di polveri e creme sia l'ideale per sentirci fighe. In realtà così non è; quando questa tecnica viene utilizzata male diventa addirittura deleteria facendoci sembrare dei pagliacci piu che Angelina Jolie o Kim K, ma non disperate, anche I makeup artist sbagliano,anche nello star sistem, anche sul Red Carpet. Ecco una mini gallery che esprime sicuramente meglio il concetto: P.S. SOTTO ALLA GALLERY CONSIGLI E PRODOTTI CHE PERSONALMENTE ADORO PER UN CONTOURING BEN FATTO. Tiriamo le conclusioni dopo aver visto questa Gallery Facendovi vedere queste foto non sto dicendo che le persone che hanno eseguito questi makeup siano delle incompetenti, perchè tutti sbagliamo ( e anche tanto ). Il punto era farvi capire quanto può "Imbruttire" questa tecnica se fatta male o in modo eccessivamente marcato, considerate anche che i contouring che vi sembrano fatti bene provengono da delle foto, piene di filtri e modificate, molto spesso la realtà è un mascherone, un viso pieno di prodotto unto che vi fa solo sembrare più anziane e/o artefatte. Poi tutti hanno i propri gusti e la propria percezione di se stessi e se alcuni preferiscono vedersi con 5 Kg di trucco sul viso io non sono nessuno per dire che sia sbagliato :) I miei prodottti top per un contouring discreto e ben sfumato ;)
Giulia Ciao a tutti, Buonasera, se per voi è sera; per me lo è. Mi presento, sono Giulia, una Makeup Artist che vive a Milano e che fa di questa passione per il trucco, anche un lavoro. Ma andiamo per gradi, fin dai tempi delle superiori, (frequentate in un piccolo liceo in Sardegna) ho scoperto di avere un'enorme passione per il trucco e così iniziai ad informarmi sull'argomento e sul meraviglioso mondo che gira intorno a questo. PRIMA FASE: Shopping compulsivo, senza ritegno, ogni stand era il pretesto per spendere almeno 50€, di cui ovviamente non conosci il valore a 16 anni mentre vivi con mami. SECONDA FASE: Era il 2014, frequentavo la quinta superiore e dovevo scegliere cosa fare della mia noiosa vita; Università?Lavoro?Corsi professionali? L'unica strada che nella mia testa si faceva sempre più chiara era quella del Makeup. Allora decisi di trasferirmi a Milano, dove nell'Ottobre 2014 inizio a frequentare la BCM, scuola piena di difetti ma meravigliosa allo stesso tempo. TERZA FASE: Nel Giugno 2015 prendo la qualifica di Truccatore Artistico e finalmente mi affaccio a quello strano mondo del lavoratore Freelance. Ed eccoci arrivati ad oggi, ancora immersa nella terza fase. Il lavoro del truccatore, da quel poco che posso sapere è una professione complessa, che ti riempie di soddisfazioni ma allo stesso tempo di incertezze e fragilità. Questo lavoro fa sentire a mille per un giorno e sotto zero il giorno dopo. In Italia NON è sicuramente riconosciuto, tanto che, secondo l'ordinamento io truccatore potrei truccare le modelle ma non le spose ('?!). Noi truccatori, ma noi freelance in generale entriamo in quella spirale del " No guarda non c'è Budget ma elevata visibilità", e la proposta è quella di truccare le modelle per la sagra del Carciofo. Noi truccatori andiamo dal commercialista e veniamo a scoprire che non c'è la categoria che ci rappresenta, ovvero quella dell'appena citato Truccatore. Insomma, una carriera easy come direbbero qui al Nord. Il punto di questo articolo sul mio Blog (?) è che devo pensare a qualsiasi "sotterfugio" per farmi conoscere e per svolgere con serenità il mio lavoro. Quindi vorrei provare a scrivere dei piccoli testi per raccontare tutte le difficoltà e le disavventure di un truccatore in Italia, magari qualche recensione, nel caso potesse essere utile a qualcuno e tutto quello che c'è da dire su questo meraviglioso lavoro che non credo lascerò mai :) Giulia |
mi presentoSono Giulia, una Makeup Artist che vive a Milano e che fa di questa passione smodata per il trucco, anche un lavoro. ArchiviCategorie |